Nello stato della California, lo scenario muta completamente rispetto a Yellowstone e al Grand Canyon. La storia geologica di quello che, per gli Indiani, era il paradiso terrestre, ha origine nei fondali oceanici. Sedimenti deposti sul fondo formarono le rocce di granito. Il clima si raffreddò e la zona fu invasa dai ghiacciai. Il passaggio dei ghiacciai ha smussato le pareti rocciose, lisciandole. Queste pareti di roccia hanno attirato alpinisti e scalatori dalla metà dell’800, ma solo con tecniche recenti si è riusciti a scalare le vette più alte. Qui in primavera si formano spettacolari cascate (tra le più alte al mondo le BRIDAL VEIL FALLS che, come dice il nome stesso, ricordano un impalpabile velo da sposa) che scendono verso la Yosemite Valley. Il parco nazionale di Yellowstone va dai 600m di altitudine ai 4000 m dei picchi più elevati: c’è quindi una gran varietà di fauna (orso nero, anfibi, rettili). La vegetazione annovera la sequoia gigante, che può vivere sino a 3000 anni. La sequoia è una pianta colossale, che attirò a metà ‘800 orde di boscaioli con l’intento di abbatterle in gran quantità. Oggi questi alberi sono protetti e nel parco si trovano esemplari tra i più grandi al mondo. Gli incendi periodici sono essenziali per la crescita delle sequoie: alla lunga i loro effetti sono benefici, poiché, in assenza di incendi, i boschi diventano troppo fitti. Il fuoco è quindi parte integrante dell’ecosistema forestale.
Gli abitanti originari di Yosemite, gli Indiani MIWOK, consideravano il parco un luogo sacro e qui abitarono per 4000 anni, vivendo di caccia e prodotti della terra. Dalla metà dell’800, tuttavia, il loro stile di vita fu sconvolto dall’arrivo dei bianchi. L’esploratore scozzese John MUIR fu il leader di una campagna ecologista e si schierò in difesa della bellezza del luogo Proprio nella seconda metà del 19° secolo la zona fu dichiarata parco nazionale.