The Tower of London
La leggenda dei corvi della Torre
E’ credenza comune, tra gli inglesi, ritenere che, se i corvi che abitano la torre dovessero volare via, crollerebbe l’edificio e, fuor di metafora, la monarchia inglese. Affezionati all’idea di avere un sovrano, nonostante sporadiche crisi di popolarità, si cerca di evitare la “tragedia” tarpando le ali ai corvi: i volatili possono camminare ma non volare. Si prendono cura di loro i Beefeaters, le guardie della Torre in tradizionale costume Tudor rosso e nero, oggi trasformate in guide turistiche.
Traitor's Gate |
Nel 1066, data di grande importanza nella storia inglese, Guglielmo detto “Il Conquistatore” (William the Conqueror) rivendica, per questioni di parentela, il trono inglese rimasto vacante, pur vivendo in Francia. Il suo esercito riesce a sconfiggere Harold of Wessex e quindi re Guglielmo si autoproclama re d’Inghilterra, insediandosi a Londra con tutta la sua corte. Ovviamente, egli porta con sé abitudini e stile di vita francesi: la lingua francese, a corte e tra gli aristocratici, soppianta quella inglese, che non viene più usata in letteratura per circa tre secoli. L’inglese viene ridotto, in sostanza, allo status di lingua del popolo, senza alcuna dignità letteraria. Uno degli edifici voluti da re Guglielmo è appunto la Torre di Londra, che egli abita come fortezza. La Torre, tuttavia, nel corso dei secoli, viene usata per scopi differenti: inizialmente fortezza e residenza del re, diviene poi, per molto tempo, una temibile prigione dove venivano rinchiusi prigionieri politici di alto rango e di grande importanza storica. Qui è stata rinchiusa per qualche tempo la futura regina Elisabetta I e, prima ancora, qui fu decapitata sua madre, Anna Bolena, per supposto tradimento nei confronti del marito, re Enrico VIII Tudor. In uno dei cortili della Torre è conservato il ceppo in legno sul quale fu decapitata. I prigionieri venivano fatti accedere alla Torre via fiume, tramite il Traitor’s Gate, il cancello dei traditori. Ovviamente, chi vi entrava aveva ben poche speranze di rivedere la luce del sole. Oggi la Torre è un museo, frequentatissimo e anche piuttosto costoso (ad eccezione di altri, quali il British e la National Gallery, gratuiti), famoso per i gioielli della Corona (tra i quali la splendida stella d’Africa, il diamante più grande al mondo, posto a decorazione di uno scettro). I gioielli si visionano passando su un nastro trasportatore, per sveltire i tempi, mentre, sullo sfondo, vengono proiettate immagini della monarchia e dell’attuale sovrana, Elisabetta II.
The Crown Jewels |
La leggenda dei corvi della Torre
E’ credenza comune, tra gli inglesi, ritenere che, se i corvi che abitano la torre dovessero volare via, crollerebbe l’edificio e, fuor di metafora, la monarchia inglese. Affezionati all’idea di avere un sovrano, nonostante sporadiche crisi di popolarità, si cerca di evitare la “tragedia” tarpando le ali ai corvi: i volatili possono camminare ma non volare. Si prendono cura di loro i Beefeaters, le guardie della Torre in tradizionale costume Tudor rosso e nero, oggi trasformate in guide turistiche.