Shakespeare trae ispirazione dalle tragedie di Seneca, imitandone la suddivisione in 5 atti e le scene particolarmente sanguinose; le trame non sono quasi mai originali, ma basate su testi precedenti (come nel caso della storia del principe Amleto) o testi storici. Tuttavia egli sa infondere ai suoi personaggi una complessità e una profondità introspettiva che li rendono unici ed eterni. Molti degli argomenti delle sue tragedie sono ancora oggi di grande attualità: l’amore osteggiato dalle famiglie nel “Romeo and Juliet”, la sfrenata ambizione in “Macbeth”, l’indecisione e la malinconia in “Hamlet”, la gelosia e la manipolazione in “Othello”. I suoi eroi possiedono le debolezze dell’uomo comune, ma al tempo stesso sono dotati di grande sensibilità. La loro tragica fine è dovuta alle debolezze intrinseche alla loro natura, e non al destino, spesso malvagio: questa è la differenza più sostanziale rispetto alla tragedia greca. Shakespeare introduce inoltre un personaggio “di disturbo”, il cosiddetto “villain”, uomo perfido che sa trarre in inganno l’eroe, come nel caso di Iago in “Othello”.

 §        comunione di elementi tragici e comici: si veda ad es. la tragica storia di Romeo e Giulietta, nella quale non mancano gli spunti comici, legati a personaggi particolari. La scelta di Shakespeare è legata all’eterogeneità del pubblico che frequentava i teatri in quell’epoca: il teatro elisabettiano (così chiamato dal nome della regina Elisabetta I, che regnò nel XVI sec) è aperto a tutti i ceti sociali. I nobili e i più facoltosi, che potevano permettersi di pagare un prezzo più alto, avevano addirittura la possibilità di sedere sul palco (evento unico nella storia del teatro, che di solito prevede una netta divisione tra gli attori sul palco e il pubblico seduto in platea); i ceti più umili potevano assistere alla rappresentazione teatrale in piedi, nel cortile centrale (chiamato yard). Consapevole della presenza di persone così diverse per gusti e livello culturale, Shakespeare introduce in ogni sua opera note e toni diversi, per attrarre e far divertire non solo i più raffinati, ma anche il pubblico dai gusti più grossolani. Questo spiega le battute, spesso volgari, pronunciate dalla balia di Giulietta e dagli amici di Romeo.

 §        La presenza del coro, che commenta le azioni e gli avvenimenti con una serie di riflessioni, è tratta dal teatro di epoca classica.




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