Nella regione dei Grampian, nella Scozia orientale, si erge il castello di Fyvie, al quale è legata la vicenda della Green Lady, la dama verde, D. Lylias Drummond, vissuta nel 17° secolo. Sposata con Alexander Seton, ebbe cinque figlie ma nessun erede maschio. Deluso, il marito ben presto si innamorò di una donna più giovane e bella e la sposò in breve tempo dopo la morte della moglie, avvenuta in circostanze oscure. Narra la leggenda che la donna sia stata rinchiusa nella torre del castello e qui lasciata morire di freddo e stenti. Ai servitori impietositi che tentarono di portarle del cibo spettò una terribile fine: si mormora che venissero lanciati dalle finestre più alte del castello. Durante la prima notte di nozze con la seconda moglie, la leggenda dice che lamenti inquietanti, provenienti dall’esterno della camera nuziale, abbiano turbato il riposo della coppia. La mattina seguente, la giovane sposa trovò inciso sul davanzale il nome di Lylias, incisione ancora visibile ai giorni nostri (e da me verificata, anche se ad un piano inferiore rispetto al racconto). Lo spirito infelice della dama verde vaga ancora oggi lungo i lugubri corridoi del castello, lasciando, al suo passaggio, una delicata fragranza di rose. Pare che ella si diverta anche a spostare gli oggetti in vendita nel negozio di souvenir, secondo la testimonianza del gestore.
Nel castello, abitato da altre presenze negative, esiste una stanza segreta, che non deve mai essere violata, pena la morte del padrone della dimora e permanente cecità della sua consorte. Una maledizione oscura, lanciata dal mago Thamas, riguarda invece tre pietre, definite “piangenti”. Il mago, famoso all’epoca per il suo carattere irascibile e poco conciliante, manifestò interesse verso il castello e desiderio di visitarlo. I padroni della dimora lasciarono quindi aperte le porte per ben 7 anni, ma il mago non si presentò mai. Un giorno, tuttavia, egli giunse inaspettatamente dinnanzi alla porta del castello che, per un violento colpo di vento, si chiuse. Interpretando l’evento come un oltraggio contro la sua persona, il mago lanciò la sua maledizione su tre pietre che decoravano il portale: chiunque fosse entrato in contatto con queste pietre avrebbe avuto seri incidenti. Pare che tale sorte sia toccata ad un restauratore del castello, più volte infortunato.


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