IL GRAND CANYON

Nel 1869 John Wesley Powell esplorò per primo il fiume Colorado attraversando vari stati, tra cui lo Utah e l’Arizona e scendendo le rapide senza conoscerne il percorso. Powell riteneva che il Canyon si fosse formato in seguito al fenomeno dell’erosione di vento ed acqua su rocce di origine lavica che, nel corso di millenni, invasero il Canyon, rendendo il letto del fiume estremamente tortuoso. Il calcare rosso delle rocce contiene molti fossili, ma in realtà è una pietra rossa solo in superficie (sotto gli strati superficiali appare di colore grigio).

Il Canyon è sempre stato abitato da un gran numero di specie viventi, tra le quali rari tipi di insetti e cactus. Milioni di anni fa, al posto del Canyon c’era un enorme deserto, fatto attestato dalle tracce di dune di sabbia che recano le orme di enormi rettili e insetti. Attualmente, il Canyon è abitato da 2000 specie di piante ed animali, nonostante l’aspetto desolato.
La regione ospita molte tribù indiane (qui giunte nel 900 d.C.). Gli Indiani nascondevano le risorse di cibo in granai sul letto del fiume, in luoghi spesso inaccessibili; cacciavano e allevavano animali. Con l’arrivo dei bianchi nel 1800 ebbe fine la loro età dell’oro.
Durante la spedizione di Powell, solo alcuni dei suoi uomini esplorarono tutto il Canyon, mentre altri abbandonarono le rapide cercando di risalire le pareti di roccia.

La spedizione di Powell risvegliò comunque l’interesse generale del turismo: all’inizio del ‘900 lo visitò anche il presidente Theodor ROOSEVELT che, affascinato dalla meraviglia del luogo, pronunciò un discorso ecologista con l’intento di proteggere il Grand Canyon dalla speculazione edilizia. Nel 1906 il Canyon fu dichiarato riserva naturale.
Nel 1919 divenne parco nazionale. Nei primi anni ’60 venne costruita una diga in una zona a monte, il cosiddetto Glen Canyon. La diga, atta a rifornire di energia elettrica tutto il Sud-Ovest, formò un enorme lago, ma creò anche qualche problema all’ecosistema. Per ovviare ad un progressivo impoverimento della quantità di fango presente sulle rive del fiume, è stata quindi provocata una massiccia inondazione, rilasciando la quantità d’acqua trattenuta dalla diga, sotto controllo di geologi e studiosi.

La fauna che popola il Grand Canyon annovera rari falchi pellegrini, scorpioni, scoiattoli e la famosa pecora delle Montagne Rocciose.
L’ecosistema presenta notevoli differenze tra l’estremità settentrionale (il NORTH RIM), con foreste alpine, e l’estremità meridionale (il SOUTH RIM), più arida.


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