Henry VII (1485-1509)
     (Arthur)
    Henry VIII (1509-1547)
   Edward VI (1547-1553)
Mary I (1553-1558)
  Elizabeth I (1558-1603)

Le sei mogli di Enrico VIII
Famoso, oltre che per essere stato un abile ballerino e musicista, un cavaliere a tutto tondo coraggioso nel combattimento e nelle “giostre”, per essersi sposato sei volte, Enrico VIII, amabile e spietato, può riassumere con questo detto la sua vita sentimentale:

Divorced, beheaded, died.Divorced, beheaded, survived” (divorziata, decapitata, morta, divorziata, decapitata, sopravvissuta)

A dimostrazione della veridicità dei corsi e ricorsi storici, il destino sembra ripetersi con le sfortunate sei donne, nell’ordine Caterina d’Aragona, Anna Bolena, Jane Seymour, Anne of Cleves, Catherine Howard e Catherine Parr.

Catherine of Aragon


Figlia di Ferdinando II D'Aragona e di Isabella di Castiglia, quindi principessa di altissimo lignaggio ed assai appetibile come sposa, nel 1501 sposò Arthur, principe di Galles, quando aveva solo sedici anni e il marito quattordici. Rimase tuttavia vedova in meno di sei mesi, poiché il giovane Arthur morì di polmonite. Si dice che il padre, re Henry VII, fosse talmente tirchio da non voler riscaldare adeguatamente gli ambienti del castello dove soggiornavano i principi di Galles. Il gelo dell’inverno e la salute gracile del futuro re d’Inghilterra ebbero quindi la meglio, ed Arthur passò a miglior vita, lasciando Catherine da sola in terra straniera. Un grave problema diplomatico che la corte avrebbe dovuto risolvere quanto prima. Per mantenere l'alleanza con la Spagna, il re Henry VII decise quindi di darla in moglie al figlio minore, il futuro Henry VIII. Ci volle tuttavia molto tempo prima di poter celebrare questo secondo matrimonio. L’Inghilterra, all’epoca ancora cattolica, non poteva ignorare un passo della Bibbia in cui si diceva chiaramente che nessun uomo avrebbe potuto sposare la vedova del fratello, pena un matrimonio sterile e non benedetto da Dio. Il sovrano riuscì comunque ad ottenere una speciale dispensa papale, e Catherine si legò quindi ad Enrico, nonostante fosse parecchio più vecchia di lui. Fu, almeno all’inizio, un matrimonio felice, e duraturo, se paragonato ai successivi. Purtroppo Catherine non fu in grado di donare al suo sovrano un figlio maschio, ambitissimo in un’epoca di alta mortalità infantile, per garantirsi la successione al trono. Dopo svariati aborti, sopravvisse infatti un’unica figlia femmina, Mary.
Il destino volle tuttavia accanirsi contro Enrico. In un periodo storico in cui il sovrano abitualmente si accompagnava ad altre donne, oltre alla legittima moglie, senza che nessuno trovasse qualcosa da ridire, parve normale anche ad Enrico circondarsi di amanti, perlopiù dame di compagnia della moglie.
Una di queste, Bessie Blunt, rimase incinta e diede alla luce un maschio: evento beffardo per Enrico, che mai avrebbe potuto considerare un figlio illegittimo come suo erede. Bessie ed il bambino furono saggiamente allontanati da corte (e dalla povera Catherine), con l'unica consolazione di poter chiamare il neonato come l'illustre padre, Henry Fitzroy, figlio di re.


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