La Manica è larga 34 km, 2 volte quanto il Gran Canyon. L’idea di unire Francia ed Inghilterra con un tunnel sottomarino ha suscitato non poche polemiche, ma gli interessi economici hanno avuto la meglio e nel 1986 è stato siglato l’accordo tra il Primo Ministro Margaret Thatcher ed il Presidente francese Mitterrand.


Nel dicembre 1987 sono iniziati gli scavi. Due squadre di 4000 uomini, una inglese e l’altra francese, sono entrate in competizione per arrivare per primi al punto d’incontro. Devono essere scavati due tunnel, uno principale ed uno di servizio, con 247 uscite di sicurezza, aree di inversione ed un totale di 153 km di gallerie. Le trivelle inglesi sono più veloci e dopo un mese di scavi, nel gennaio 1988, si trovano in vantaggio. Tracciare un percorso sottomarino così lungo ha richiesto inoltre un’approfondita analisi dei fondali, iniziata nell’agosto 1986, 18 mesi prima dell’inizio degli scavi. Occorre evitare strati di roccia intrisi d’acqua per evitare il crollo del tunnel, e risolvere problemi quali il traffico marittimo, le maree, le onde.

Nel marzo 1988 il tunnel di servizio dal lato inglese viene invaso dall’acqua. Lo scavo si ferma. E’ un’infiltrazione di acqua marina dal canale. La pressione sul fondale è molto violenta, e l’acqua penetra a 300 l/sec. Si evita comunque il disastro e le crepe vengono tappate. Anche i francesi sono alle prese con l’acqua, ma loro avevano scelto scavatrici impermeabili, anche se più lente.

Nel gennaio 1989 gli inglesi trovano un terreno migliore e devono recuperare il tempo perduto, avanzando di 400 m alla settimana.

Nel gennaio 1990 le squadre sono vicine al punto di incontro. Gli inglesi arrivano per primi.

Nel maggio 1991 il tunnel è completo: per la prima volta, dall’era glaciale, la Gran Bretagna è ricongiunta all’Europa continentale, anche se i ritardi hanno causato un aumento esponenziale dei costi.

Nel Maggio 1994 la Regina Elisabetta II ed il Presidente Mitterrand inaugurano il tunnel, con un anno di ritardo. Si trasportano camion, auto e passeggeri in 35’ (anziché 1h e 15’ con il traghetto), ma l’avvio è lento.

Il 18 novembre 1996 si verifica un incendio nel tunnel: il treno accelera, cercando di raggiungere l’uscita dal lato inglese, ma rischia di deragliare. Rallentando, tuttavia, l’incendio divampa. La salvezza è nel tunnel di servizio, ma il fumo impedisce di mettersi in salvo. Fortunatamente non ci sono vittime.


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