Nell'anno 1280 la Scozia rimane senza eredi al trono. Ne approfitta il re d'Inghilterra, Edoardo I Plantageneto, che mette in atto un piano per estendere i propri domini. In un'imboscata fa uccidere molti nobili scozzesi pretendenti al trono. Rimasto orfano, il giovane William Wallace viene affidato alle cure dello zio paterno Argyle, che gli insegna il valore della cultura prima ancora di addestrarlo al combattimento.
Molti anni dopo, William ritorna al suo villaggio, e qui ritrova amici d'infanzia e la bella Murron, la bambina che, al funerale del padre, gli aveva donato un cardo. (simbolo della Scozia, ndr). William e Murron si innamorano e si sposano di nascosto. Tuttavia, pochi giorni dopo la ragazza viene catturata da un gruppo di soldati e, poiché ha osato reagire, con l'aiuto di William, viene sgozzata. Da quel momento William chiede solo vendetta. Innanzitutto uccide l'assassino di Murron e i suoi sottoposti dell'esercito inglese. Molti Scozzesi, membri di altri clan, si uniscono a lui nella ribellione.
Nel frattempo, in Inghilterra re Edoardo fa sposare il figlio con la principessa Isabella di Francia. Si tratta, ovviamente, di un matrimonio combinato, anche perché il giovane sposo manifesta gusti sessuali particolari.
La prima battaglia tra scozzesi ed inglesi si combatte nei pressi di Stirling, ed è vittoriosa per William ed i suoi seguaci. La seconda battaglia, combattuta a Falkirk, è invece disastrosa: alcuni nobili scozzesi tradiscono Wallace, preferendo schierarsi dalla parte degli inglesi. Sono nobili corrotti, comprati dal denaro e dalle promesse del Plantageneto. Tra costoro, una figura di spicco è Robert de Bruce. Il giovane prova un'istintiva ammirazione per William e per i suoi ideali di libertà, ma il padre, malato di lebbra, cerca di raffreddare i suoi entusiasmi e lo convince ad un doloroso voltafaccia. Nell'ultima imboscata tesa a William, proprio Robert de Bruce viene usato, a sua insaputa, dagli altri scozzesi per attirare Wallace nel castello di Edimburgo. Qui William viene catturato e condannato a morte, previe atroci torture. Nel momento della morte, crede di rivedere, tra la folla, l'amata Murron. William non invoca mai pietà, ed il suo ultimo grido liberatorio inneggia alla libertà della Scozia. Per questa ragione, dopo la sua morte, Robert de Bruce, divenuto re, abbraccia la sua causa e conduce l'esercito degli scozzesi contro il Plantageneto.

(Grazie a Matteo R., classe II M, per il suo contributo!)


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