Il 26 gennaio 1788 la prima bandiera britannica viene issata nella baia di Port Jackson, dove poi sorse Sydney. I deportati dalla Gran Bretagna, che utilizzava l'Australia come una prigione a cielo aperto, resero ben presto la nuova colonia un luogo violento e incontrollabile. Gli stessi Aborigeni, 300.000 prima della colonizzazione, ebbero vita dura e, come i Native Americans, subirono l'invasione dei nuovi coloni, riducendosi progressivamente a 50.000 unità.
Oggi Sydney, capitale del New South Wales, è invece una delle città più belle del mondo e la più popolata d'Australia. Divisa in più di 40 quartieri, è molto estesa e caratterizzata da una notevole miscela etnica.

George Street è la via principale, con una statua dedicata alla regina Vittoria. L'assetto urbano della città è caratterizzato da numerosi parchi, che sfruttano i grandi spazi.

The Rocks: caratteristiche stradine e abitazioni che ricordano quelle dei coloni. E' un quartiere pittoresco e punto d'incontro sul lungomare.

Harbour Bridge è un maestoso ponte che collega la parte settentrionale al resto di Sydney. Costruito nel 1932, è soprannominato "the big coat hanger" per la sua caratteristica forma di gruccia.

Inconfondibile l'Opera House sul mare (1959), dotata di 4 auditorium e più di 5000 posti a sedere. Caratteristici i tetti a pagoda.

Sydney Aquarium: uno dei più grandi al mondo, con tunnel vetrina.

King's Cross è il cuore della vita notturna.


Per informazioni sulla figura di William Wallace rimando al seguente link su Wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/William_Wallace

Per quanto riguarda Rob Roy:

http://it.wikipedia.org/wiki/Rob_Roy_(film)

http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Roy_MacGregor (la biografia)




Soprannominata “the windy city”, la città del vento, Chicago sorge sulle sponde del lago Michigan e conta 3 milioni di abitanti in centro città, e ben 8 milioni nell’area metropolitana. Seconda città d’America per densità di popolazione, Chicago rappresenta quindi l’America nella sua medietà: grande ma non enorme, è solidamente strutturata per essere il motore del paese. E’ anche una città di primati: vanta, tra l’altro, il grattacielo più alto degli Stati Uniti, la Sears Tower. La fortuna della città è legata essenzialmente alla sua posizione geografica: situata sulle sponde di uno dei grandi laghi (Great Lakes), collegata agli altri tramite una fitta rete di canali, Chicago è lo snodo commerciale del Nord America. Non a caso il suo aeroporto, O’Hare, vanta il maggior movimento aereo del mondo. Grande anche nello sport, la metropoli è conosciuta ovunque per i suoi leggendari stadi del baseball e del football (tra le squadre più popolari di baseball ricordiamo i Chicago Bears e gli White Socks).

Tra le zone ed i monumenti più famosi di Chicago ricordiamo:
Michigan Avenue, la Fifth Avenue di Chicago, sede di alberghi di alto livello (Palmer House, Chicago Hilton)
• Il Grant Park, costruito negli anni ’20 grazie ad un piano regolatore che prevedeva una lunga striscia di verde sulle rive del lago, a salvaguardia dell’ambiente naturale.
• Il Loop, centro storico di Chicago, mescolanza di grattacieli Art Decò e post-moderni, nonché passaggio obbligato del traffico con la mitica sopraelevata. Qui i grattacieli furono costruiti per ottimizzare il poco spazio e gli altissimi costi delle aree edificabili in centro.
• Il Magnificent Mile, attuale centro dello shopping.
• Il Chicago Board of Trade, il più grande mercato di cereali del mondo, risale agli anni ’30.
• La Gold Coast, con le sue ville di fine secolo fatte costruire dai ricchi tycoon.

L’economia della città è legata essenzialmente alla “Meat Belt”: partiva proprio da qui la carne in scatola che andava a sfamare gli Yankees, i Nordisti, durante la Civil War. Chicago è anche una città molto amata dal cinema hollywoodiano, che la scelse in più occasioni per ambientarvi film ormai di culto come “The Untouchables”, (Gli intoccabili) “When Harry meets Sally” (Quando Harry incontra Sally), per citarne solo alcuni. Patria del blues, portato qui negli anni ’30 con l’immigrazione di contadini del Sud saliti in cerca di lavoro, Chicago è anche sede di molte multinazionali: ricordiamo MacDonald, Motorola e Brooklyn.


Il World Trade Center in Lower Manhattan, un tempo simbolo di New York, era costituito da due torri di analoghe dimensioni, alte quasi 420 m, nelle quali lavoravano 40.000 persone, ed erano situate 325 aziende, tra banche, broker, ed il più grande centro commerciale di Manhattan.
L’idea che ispirò la progettazione del World Trade Center fu quella di costruire una città nella città per incentivare le attività portuali di Lower Manhattan. Il progetto fu finanziato da Rockfeller. L’architetto Yamazaki fu scelto all’inizio degli anni ’60. Il progetto originario comprendeva due torri di 60 m circa su un’unica piazza. L’autorità portuale impose però di aumentare l’altezza. Furono necessari ben 22 m di fondamenta nel sottosuolo, e qui insorse il primo problema, riuscire a rimuovere l’acqua che finiva nelle buche scavate. Il secondo problema riguardava le ferrovie Hudson, le cui gallerie non avrebbero dovuto essere danneggiate durante gli scavi. Furono quindi costruite delle intelaiature di sostegno. Un ulteriore problema concerneva l’eliminazione di metri cubi di detriti degli scavi, che furono riciclati scaricandoli sul letto del fiume Hudson. Si ottennero in questo modo anche nuovi terreni edificabili. Speciali “gru canguro”, così chiamate perché provenienti dall’Australia, in grado di arrampicarsi sull’edificio man mano che l’edificio cresceva furono utilizzate nella costruzione, cui si diede inizio nel 1968.
Un’altra innovazione geniale riguardò gli ascensori, ovviamente indispensabili in strutture di tale altezza. Ogni torre fu divisa in tre zone, una sopra l’altra. Furono quindi costruiti ascensori diversi per ogni zona, come se fossero tre edifici sovrapposti, per evitare code inutili ed accelerare la risalita. L’idea, ora universalmente sfruttata, all’epoca risultò estremamente innovativa. Il World Trade Center vantava, al suo interno, sei generatori di emergenza in caso di black out, ed un innovativo sistema automatizzato con lavavetri automatici in grado di lavare tutte le finestre delle torri nel corso di un mese.
Terminate nel 1974, sino all’11 settembre 2001 hanno detenuto il primato di più alti edifici di New York.
Ma già nel febbraio 1993 un gruppo di terroristi islamici tentò di far saltare le torri mettendo esplosivi nel parcheggio. L’esplosione creò uno squarcio alto 4 piani, i danni furono notevoli ma circoscritti, e l’edificio confermò in quell’occasione la sua solidità. I pilastri di acciaio verticali infatti non crollarono a causa dell’esplosione, e l’incidente causò la morte di sole sei persone.


A detached house ("villetta monofamiliare") is a single family home, also known as separate house. It is a free standing residential building, with a front and a back garden, and sometimes a “carport”. They have two floors and a bow-window.

A semi-detached house ("villetta bifamiliare")consists of two family houses built side by side.
It is a common type of architecture in the UK and Ireland.

Terraced houses ("villette a schiera") originated in Europe in the late C17.
It's a cheaper kind of accomodation consisting of a row of identical buildings sharing the side walls.

Cottages are usually set in a rural location and are cosy buildings, sometimes with a thatched roof.

Bungalows are single-storey houses that originated in India.
They are usually small.

The British dislike living in flats and blocks of flats...and so do I.